
Quali sono le condizioni del governo
Per approvare la fusione, Roma ha posto alcune condizioni che mirano a tutelare interessi strategici nazionali:
- Saipem dovrà mantenere sul territorio italiano attività considerate vitali per l’infrastruttura energetica nazionale. Reuters
- Un punto chiave è continuare il progetto sui droni sottomarini, che ha implicazioni sia in ambito civile (monitoraggio ambientale, ricerca) sia nella sicurezza. Reuters
Numeri e implicazioni economiche
Ecco cosa sappiamo finora:
- Il nuovo gruppo, che verrà chiamato Saipem7, dovrebbe portare con sé un portafoglio ordini di ≈ €43 miliardi, con ricavi previsti attorno a €21 miliardi. Reuters
- L’utile operativo (core earnings) dovrebbe aggirarsi oltre €2 miliardi. Reuters
- La fusione è prevista per essere completata nella seconda metà del 2026, una volta che gli azionisti di entrambe le società avranno approvato formalmente l’operazione. Reuters
Vantaggi attesi
Alcuni dei possibili benefici di questa fusione:
- Migliore competitività nei progetti internazionali, grazie a scala, risorse e competenze accumulate.
- Potenziamento delle capacità tecniche italiane nel settore offshore (gas, rinnovabili marine, ricerca sottomarina).
- Opportunità occupazionali per le aziende che lavorano in subappalto in Italia.
- Rafforzamento dell’autonomia strategica del Paese nel settore energetico, riducendo dipendenze esterne.
Criticità e timori
Non tutto è rose e fiori — emergono alcune preoccupazioni:
- Rischio che alcune funzioni vengano delocalizzate all’estero, nonostante le garanzie previste.
- Necessità di trasparenza nei controlli sulle attività sensibili, che potrebbero riguardare sicurezza nazionale o infrastrutture critiche.
- Possibile impatto ambientale se non ben regolamentato, specialmente per le operazioni offshore.
- Pressione regolatoria: i vincoli posti dallo Stato potrebbero rallentare l’integrazione operativa tra le due aziende o comportare costi più alti.
Conclusione
La fusione tra Saipem e Subsea7 rappresenta una delle operazioni più importanti nel settore energetico degli ultimi anni in Italia. Se le condizioni poste dal governo verranno rispettate, potrebbe segnare un passo avanti decisivo per rafforzare la presenza italiana nel panorama internazionale, aumentare le competenze nazionali e migliorare la resilienza energetica.
Resta da vedere come evolverà il dialogo tra istituzioni, enti regolatori e comunità locali, per garantire che i benefici siano distribuiti equamente e che i rischi — tecnici, ambientali o sociali — siano mitigati.

