
Mentre le grandi città come Roma, Milano e Firenze continuano ad attrarre milioni di visitatori, negli ultimi anni è cresciuto in modo esponenziale l’interesse verso i borghi italiani. Piccoli centri storici, spesso dimenticati, stanno conoscendo una nuova vita grazie al cosiddetto turismo lento, che privilegia esperienze autentiche, contatto con la natura e tradizioni locali.
Una risorsa culturale e sociale
Secondo i dati dell’Associazione Borghi d’Italia, nel 2025 oltre 4 milioni di turisti hanno scelto di trascorrere almeno un weekend in un borgo.
- Toscana, Umbria e Marche guidano la classifica per numero di presenze.
- Crescono anche mete nel Sud, come i borghi calabresi e siciliani.
- L’esperienza più ricercata resta l’enogastronomia, con degustazioni di vini e piatti tipici.
Benefici per le comunità locali
Il turismo lento non solo porta visitatori, ma aiuta a rivitalizzare comunità spesso colpite dallo spopolamento.
- Nuove attività di ristorazione e B&B sono nate negli ultimi tre anni.
- Giovani imprenditori stanno tornando nei paesi d’origine per avviare agriturismi e botteghe artigiane.
- Le scuole e i servizi locali ricevono nuove risorse grazie alle entrate fiscali.
Il ruolo delle tecnologie digitali
Molti borghi hanno adottato strategie di promozione digitale:
- Pagine social e siti multilingue per attrarre turisti stranieri.
- Tour virtuali e mappe interattive per scoprire chiese, musei e paesaggi.
- Collaborazioni con influencer del settore travel.
Sfide e sostenibilità
Non mancano però le difficoltà:
- Strade e infrastrutture spesso non adeguate all’arrivo massiccio di turisti.
- Rischio di trasformare i borghi in “parchi tematici”, snaturandone l’identità.
- Necessità di trovare un equilibrio tra sviluppo economico e tutela del patrimonio storico.
Un patrimonio da valorizzare
L’Italia conta più di 5.500 borghi, molti dei quali a rischio abbandono. Con il supporto di fondi europei e regionali, il turismo lento può diventare non solo un’opportunità economica, ma anche un mezzo per salvare una parte fondamentale della cultura e della storia del Paese.
Conclusione
Il boom dei borghi italiani dimostra che i turisti di oggi non cercano solo monumenti famosi e grandi città, ma anche autenticità e storie locali.
Se gestito con attenzione, il turismo lento potrà trasformarsi in un motore di sviluppo sostenibile, capace di ridare vita a territori dimenticati e di preservare l’anima più autentica dell’Italia.

